Cambiare per gli altri è mentire a se stessi.



Per arrivare all'alba non c'é altra che la notte.



Per realizzare i propri sogni è necessario svegliarsi.

sabato 2 marzo 2013

+6, -3. Confessioni

Devo scrivere.
E' mezzanotte e ieri ho dormito tipo 6 ore, ma devo scrivere.
Devo scrivere quanto sia soddisfatta di me stessa perche' finalemente ho un gruppo di studenti irlandesi con cui non solo sto nella pausa pranzo, ma che mi invitano a uscire.
Devo scrivere che a volte rimpiango aver passato cosi' tanto sempo con exchange students all'inizio, per poi darmi della stupida: gli exchange mi hanno regalato un' "internazionalita'", un'apertura che non avrei mai avuto se le cose fossero andate altrimenti.
Devo scrivere che ho piu' amici ragazzi che ragazze, e che tutta la mia famiglia pensa male quando sentono un nome maschile, ma ormai non mi importa quello che pensano, io dico la verita', se volete credetemi, senno' fatevi i castelli e godetevela, io non so cosa dirvi...
Devo scrivere che mi sono presa alcune cotte, ma nessuna e' andata a buon fine (sto cercando il principe azzurro, i comuni mortali sembrano non andarmi bene.... caspita come sono imbranata!).
Devo scrivere che ho avuto un po' di turbolenze con la mia migliore amica perche' lei e' molto homesick, ma ora e' tutto a posto.
Devo scrivere che, purtroppo, i tedeschi sono tutti uguali. Non mi piacciono gli stereotipi, ma il fatto rimane. I tedeschi hanno alcune caratteristiche comuni che mi fanno dare di matto, anche se, dopo tutto, ho trovato un equilibrio con la mia host sister.
Devo scrivere che il mio inglese non e' il massimo, non so perche'.... A volte penso di essere senza speranze.
Devo scrivere che sono preoccupata per il rientro nella scuola italiana.
Devo scrivere che, quando leggo i blog di exchange andati in posti lontani, rimpiango un po' di aver scelto l'Irlanda.
Devo scrivere che non ho mai pianto perche' mi mancavano i miei, che non ho avuto rimpianti o crisi di nostalgia, ma che ora sono un po' stufa... Non perche' qui sto male, semplicemente perche' una delle mie principali caratteristiche e' il fatto di annoiarmi facilmente, molto facilmente. Qui non c'e' piu' niente di nuovo da scoprire, voglio andare da qualche altra parte (NON A CASA PLEASE). La quotidianita' mi uccide: mi uccideva quella italiana, una vera e propria tortura con lo stress per la scuola e le litigate con la famiglia, e mi rattrista quella irlandese, piacevole ma da un certo punto di vista inaspettata.... Non biasimatemi vi prego, e' solo nella mia natura l'annoiarmi e l'avere assurdamente bisogno di situazioni nuove...
Devo scrivere  che adoro la mia host family, e non so come faro' a rapportarmi con la mia familglia quanto torno in Italia: gli voglio bene, ma loro sono.... statici. Si'. Questo e' un buon aggettivo. Brava Costanza. Io sono curiosa, in cerca di stimoli, loro.... no. Basti dire che andiamo sempre nello stesso posto in vacanza. Come dirgli che quest'estate non andro' con loro?
Ecco i pensieri del sesto mese.
Vi ringrazio perche' mi leggete in tanti, ora mi piacerebbe ascoltare i vostri commenti e consigli.

5 commenti:

  1. Ciao! Io sono una futura exchange student! Il stancarsi quasi subito delle cose è normale, io ne sono un'altra prova vivente. Anch'io devo sempre provare cose nuove. Devo dirti anche che posso immaginare come sarà difficile ritornare in Italia e rapportarsi con i proprio genitori, soprattutto se sono statici, come li hai definiti tu. Magari prova a propogli tu un pò di attività alternative da fare insieme, per esempio digli che se anche quest'anno in vacanza vanno nello stesso posto degli anni passati tu non ci andrai, mentre se invece cambiano, sei molto più disposta ad andarci.
    Bacii, Cam :)

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  2. mmmm la vedo dura: sono gia' 3 anni che provo ma con scarsi risultati :P comunque grazie dei consigli davvero :) tu dove andrai? :)

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  3. Ciao! quanto ti capisco sul fatto dei genitori statici, ma sarà una prova anche questa, rapportarsi con la verità della nostra vita di sempre, purtroppo... bel blog! :) ah, futura exchange anche io ;)

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  4. Credo che glie exchange student siano i meno adatti alla quotidianitá, alla staticitá... Insomma, al non cambiamento (Ma si puó dire in Italiano?!). Credo che dovremmo solamente accettare il fatto che tutto sta cambiando... Il nostro mondo, le nostre vite, il modo in cui agiamo, quello in cui parliamo... Sono sicura che se fai capire ció alla tua famiglia, loro capiranno il tuo bisogno di qualcosa di diverso, e magari loro cambieranno per te:)
    Mia madre sta ancora sognando che io torni esattamente nello stesso modo in cui sono partita... Credo che a parte due occhi, un naso e la bocca, saró totalmente diversa... Ci sará da ridere!
    In bocca al lupi per tutti Conny:D
    P.s. Non pensare a quanti giorni mancano al tuo ritorno, goditi momento per momento:)
    P.p.s. Se ti annoi, stravolgi quel momento. Fai qualcosa che nemmeno tu ti aspetteresti Ahahahha Avrá risvolti talmente divertenti che non potrai piú smettere di ridere (Ci ho provato... xD).

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  5. Ciao! Io sono in Venezuela con Intercultura :)
    Un po' ti capisco sul fatto dell'annoiarsi facilmente,ma penso sia comune a noi studenti di scambio.. io ero così a gennaio,mi chiedevo "e adesso?" e parlando con la tedesca nella mia città ho scoperto che anche lei si chiedeva lo stesso...questa fase,secondo me, è solo un preavviso alla vera "tranquillità" nel tuo paese ospitante..io,ad esempio,ho vissuto gennaio come un incubo..non passava più,ero nostalgica (mentre a dicembre zero proprio),volevo addirittura tornare..poi febbraio è stato una rivelazione! Ho cominciato a sentirmi davvero bene in famiglia e a scuola, ho sentito che questa è la mia terra e ho rimpianto tutti i giorni di nostalgia/tristezza,ma alla fine senza quelli a sto punto non ci sarei mai arrivata,no? ora infatti è più di un mese che non tocco skype perchè qui sto davvero bene,anche se è e resterà solo un'esperienza :) a mio avviso,la sensazione del "e adesso?" è conseguenza dei primi mesi dove impari e conosci,quindi ti sembra di avere fatto tutto e aver raggiunto gli obiettivi,ma poi arriva il momento in cui vai semplicemente avanti e ti rendi conto che vivi senza troppi pensieri :D il ritorno così si avvicina più velocemente e tu non te ne accorgi nemmeno perchè sei felice e serena :)
    per i genitori statici,beh... dovranno accettare il cambiamento...che sta già iniziando durante l'esperienza,quindi perchè non portarsi avanti e informarli? :)
    un bacio e complimenti per il blog :)

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